Counseling

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COS’È IL COUNSELING
Il termine “Counseling” non è facilmente traducibile. “To counsel” tradotto dall’inglese all’italiano significa “consigliare”, “raccomandare”. In realtà uno dei principali precetti del Counseling è
proprio la totale astensione dal fornire consigli o direttive al proprio Assistito. Di conseguenza la traduzione italiana che meglio corrisponde all’effettiva professione è “Relazione di Aiuto” o “colloquio di aiuto” (il termine latino “consulo” significa infatti “venire in aiuto di”).
La definizione di Counseling approvata al Convegno Nazionale FAIP di Ostia il 13.02.06 è pertanto la seguente:

"Il Counseling è una relazione d’aiuto che muove dall’analisi dei problemi del cliente, si propone di costruire una nuova visione di tali problemi e di attuare un piano di azione per realizzare le finalità desiderate dal cliente (prendere decisioni, migliorare relazioni, sviluppare la consapevolezza, gestire emozioni e sentimenti, superare conflitti)".

Il Counseling è quindi una metodologia di consulenza psicologica fondata sul concetto di ascolto attivo e sulla piena attenzione rivolta alle risorse interne e alle potenzialità della persona. La forte centratura sui bisogni e sulle risorse degli individui fa sì che il Counseling non si
presenti come un modello di intervento rigido, ma come una pluralità di metodologie operative flessibili orientate alla definizione di un percorso di sviluppo e di evoluzione personale (individuale e di gruppo). Non è il counselor a definire qual è il modello adatto al cliente, ma è il cliente stesso, con le proprie esigenze specifiche, a orientare la definizione del modello di intervento più efficace.



COSA FA UN COUNSELOR E QUALI SONO LE SUE QUALITA’ ESSENZIALI?

La Professione del Counselor discende dalla psicologia umanistica e non ha pertanto finalità terapeutiche, ma ben si connota in un indirizzo sociale e relazionale. Il Counselor non è psicologo, né psicoterapeuta, non attua consulenze psicologiche o terapie, non dispensa cure o farmaci e non è evidentemente autorizzato all'esercizio delle suddette professioni. Il Counselor ha invece un suo ruolo ben distinto e specifico. Concretamente il Counselor è un professionista che accoglie un cliente (questo è il termine usato per definire la persona che si rivolge ad un Counselor) che segnala un disagio o una richiesta di aiuto.
Attraverso il colloquio, il Counselor facilita il cliente nell'esplorazione, nell'identificazione del problema e nella ricerca di una soluzione praticabile. Ma tutto questo il Counselor lo fa assegnando al cliente un ruolo attivo e partecipe. E’ per questo che il Counseling è definito come un approccio centrato sulla persona e sull'esperienza del soggetto. Vale a dire che è la persona, il cliente, a guidare il processo di aiuto, e il Counselor non si presenta come "esperto", ma come
facilitatore delle dinamiche che intervengono all'interno della relazione di aiuto.
L' intervento non è a carattere psicologico; si tratta di un intervento di poche sedute in cui il Counselor lavora sul qui ed ora, trattando cioè quello che la persona porta senza analisi introspettive e proiettate indietro nel tempo. E' importante precisare questa caratteristica
dell'intervento perché non sempre le persone si sentono di affrontare un impegnativo percorso psicologico e non sempre i problemi vanno trattati con gli strumenti della psicologia. Solo se il Counselor riterrà opportuno, sulla base di una valutazione professionale, potrà inviare il
cliente ad un professionista con una formazione specifica in ambito psicologico o medico o altro ancora.
Carl Rogers, una delle figure di spicco della psicologia umanistica e “padre” riconosciuto del Counseling, ritiene che il Counselor oltre ad un livello di competenza flessibile deve possedere alcune qualità fondamentali: ascolto attivo, empatia, accettazione incondizionata ed onestà.
In conclusione, l’obiettivo del Counseling è quello di favorire nella persona una condizione di “empowerment”, ossia la possibilità di assumersi completamente la responsabilità di vivere una vita piena ed appagante sia a livello di autopercezione e stima di sé e delle proprie capacità che in
termini di relazioni interpersonali.



IL COUNSELING IN ITALIA E CODICE DEONTOLOGICO
La figura professionale del Counselor nasce negli anni ‘30 in America; approda in Europa attraverso la Gran Bretagna dove in breve tempo si afferma con ruoli e funzioni specifiche e giunge finalmente anche in Italia negli anni ’70. Il numero delle Scuole e dei Counselor iscritti
alle differenti Associazioni di Categoria è in costante crescita e ciò fa ben prevedere per il futuro di questa nuova Professione Emergente. Il Counseling è individuato all’interno dell’elenco delle Professioni censite nell’elenco del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL),
previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana (Art.99).
Il Consiglio Direttivo della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Psicoterapia) il 7 giugno 2003 ha inoltre approvato il Codice Deontologico dei Counselors. Ogni professione riconosciuta ed accreditata ha un suo Codice Deontologico che tutela e guida i Professionisti della categoria in
questione.


Per Informazioni rivolgersi alla segreteria
(Lun-Ven:10.00-19.00): 0658334955



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